Dario Di Vico
Giornalista
Dario Di Vico ci parla di qualcosa che tutti conosciamo: Milano. Da vetrina dell’Italia moderna, dopo il Covid cambia lo scenario e diventa un paesaggio in bianco e nero. Da Milano del sapere a Milano del mattone, dove sono i proprietari e gli investitori a muovere le dinamiche di una città che diventa espulsiva, perdendo il suo baricentro.
Una città come Milano, che va verso il globale, può essere lasciata a se stessa con il pilota automatico?
Conference speaker
Dario Di Vico
Giornalista
Scrive per il Corriere della Sera dal 1989 e ne è stato anche vice-direttore con le gestioni di Stefano Folli e di Paolo Mieli. Laureato in Sociologia a Roma in un tempo ormai lontano, ora si occupa in prevalenza di economia reale con tutto quello che comporta per l’industria, i territori e il lavoro. In questa stagione così complicata, in cui il giornalismo non se la passa bene, l’aggancio al “reale” fa da àncora ed evita che le opinioni restino tali anche quando i fatti le contraddicono. Malattia molto diffusa. Tra gli oggetti più interessanti che ama descrivere c’è Milano con le sue ambizioni e inevitabilmente le sue disillusioni.