
I veicoli del futuro saranno le nostre gambe?
L’antica utopia della circolazione veloce senza attrito (ovvero senza pedoni) è fortunatamente tramontata. La strada urbana, i sentieri di montagna, i percorsi di mobilità dolce vogliono sentire i nostri passi, il nostro respiro. Stiamo tornando a riconnetterci al mondo, come attivi e liberi protagonisti dei nostri movimenti, anche grazie a veicoli di nuova generazione: puliti, autonomi, elettrici, connessi e condivisi (e sorprendenti) in grado di condurre alla meta noi e, se necessario, i nostri oggetti. Ambulo ergo sum.