
A proposito di sostenibilità: efficienza o sufficienza?
Crescita e ambiente: è “la questione” del nostro imminente futuro. Stiamo rispondendo con un’idea di “green growth” basata su una maggior efficienza in tutti i campi, confidando sulla possibilità di mantenere crescita economica e impatto ambientale in un rapporto inversamente proporzionale. Si chiama “disaccoppiamento”, ma l’ultimo rapporto dell’ European Environment Agency, Decoupling Debunked, sembra smentire la sufficienza di tale approccio. Per diverse ragioni: effetti di rimbalzo (auto a basso consumo ma usate di più, i soldi risparmiati investiti in viaggi aerei), spostamento dei problemi (i veicoli elettrici premono sulle risorse di litio, rame e cobalto, il biocarburante sull’uso del suolo), sottostimato impatto dei servizi (che possono aggiungersi a un’economia di beni materiali, ma non sostituirla) e così via. I benefici dell’efficienza sembrano solo relativi, temporanei, localizzati, e pongono una difficile alternativa: efficienza – ma a condizione che sia globale, assoluta, permanente e rapida (un’utopia?) – o sufficienza, ovvero riduzione di scala della produzione, del commercio, dei consumi. Il Real Estate, da sempre orientato alla crescita (sempre più “verde”), come può contribuire a un futuro che reclama un cambio di mentalità generalizzato?